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Bonus porte 2025: aliquote e modalità agevolazioni

David Bossi il e aggiornato il

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Le trasformazioni degli spazi domestici rappresentano spesso un'opportunità per ottenere significativi vantaggi fiscali, specialmente quando si tratta di sostituire elementi strutturalicome le porte. Con la Legge di Bilancio 2025, il panorama delle detrazioni ha subito modifiche sostanziali che ridisegnano completamente le possibilità di risparmio per i proprietari di casa. La sostituzione di porte interne ed esterne può infatti beneficiare di agevolazioni che vanno dal 30% al 50%, a seconda della tipologia di intervento e del momento in cui vengono realizzati i lavori.

Il nuovo scenario delle detrazioni dopo la riforma 2025

La revisione del sistema di incentivi ha introdotto una distinzione temporale che condiziona pesantemente le scelte dei contribuenti. Fino al 31 dicembre 2025, chi interviene sulla propria abitazione principale può contare su una detrazione del 50%, mentre per le seconde case l'aliquota scende al 36%. Dal 2026 al 2027, questi valori si riducono rispettivamente al 36% e al 30%. La convergenza finale è prevista per il 2028, quando tutte le abitazioni saranno trattate allo stesso modo con una detrazione uniforme del 30%.

L'Agenzia delle Entrate ha chiarito che il concetto di abitazione principale si estende anche alle unità immobiliari destinate alla dimora abituale di un familiare del contribuente. Questa interpretazione amplia significativamente la platea dei beneficiari dell'aliquota più vantaggiosa.

Quando le porte interne accedono ai bonus

La questione delle porte interne presenta aspetti tecnici particolarmente complessi che meritano attenzione. Il semplice cambio di una porta interna, classificato come manutenzione ordinaria, non genera alcun diritto alla detrazione fiscale. Tuttavia, quando questa sostituzione avviene nell'ambito di lavori più ampi di manutenzione straordinaria, restauro o ristrutturazione edilizia, si verifica quello che l'Agenzia delle Entrate definisce "effetto di trascinamento".

Questo meccanismo permette di includere interventi di per sé ordinari all'interno di categorie edilizi di maggior rilievo. Per esempio, durante la ristrutturazione degli impianti dei servizi igienici, anche la sostituzione della porta del bagno può essere considerata parte integrante dei lavori complessivi e beneficiare delle relative detrazioni.

L'effetto trascinamento trasforma manutenzioni ordinarie in interventi detraibili

Sicurezza abitativa e porte blindate

L'installazione di porte blindate o rinforzate gode di un trattamento fiscale privilegiato in quanto rientra tra gli interventi finalizzati alla sicurezza contro atti illeciti. Questa categoria comprende misure preventive contro furti e aggressioni, riconoscendo l'importanza della protezione domestica. Le porte antieffrazione sono classificate secondo la norma Uni En 1627 in sei diverse classi di sicurezza, tutte ammissibili alle detrazioni senza distinzioni di categoria.

Il massimale di spesa su cui calcolare la detrazione è fissato a 96.000 euro per unità immobiliare fino al 2025, per poi ridursi a 48.000 euro dal 2028. Questo elemento deve essere considerato nella pianificazione degli interventi, specialmente per chi sta valutando ristrutturazioni complesse.

L'Ecobonus per l'efficienza energetica

Una strada alternativa per ottenere vantaggi fiscali è rappresentata dall'Ecobonus, applicabile esclusivamente alla sostituzione di porte d'ingresso esistenti con nuove versioni coibentate. Questo incentivo si concentra sul miglioramento dell'efficienza energetica dell'edificio e presenta requisiti tecnici specifici che devono essere rispettati scrupolosamente.

La porta deve necessariamente separare un ambiente riscaldato dall'esterno o da locali non riscaldati, rispettando i valori di trasmittanza termica previsti per gli infissi. L'immobile deve inoltre essere dotato di impianto di riscaldamento per poter accedere al beneficio. Non è quindi possibile ottenere l'agevolazione per porte collocate tra vani scale non riscaldati e l'esterno, mentre è ammessa la sostituzione di porte tra appartamenti riscaldati e vani scale non riscaldati.

Procedure amministrative e documentazione

L'ottenimento delle detrazioni richiede il rispetto di procedure specifiche che variano a seconda del tipo di bonus. Per il bonus ristrutturazione, è sufficiente effettuare il pagamento tramite bonifico bancario o postale "parlante", indicando il riferimento normativo, i codici fiscali del beneficiario e dell'impresa esecutrice. La detrazione viene poi recuperata in dieci rate annuali attraverso la dichiarazione dei redditi.

L'Ecobonus presenta invece requisiti più articolati, richiedendo l'invio della Scheda Descrittiva sul portale ENEA oltre al bonifico parlante. La conservazione di tutta la documentazione tecnica, comprese fatture e schede tecniche, rimane fondamentale per entrambe le tipologie di agevolazione in caso di controlli successivi.

Limitazioni e esclusioni da considerare

È importante sottolineare che le porte, sia interne che di ingresso, sono escluse dal bonus mobili, agevolazione riservata esclusivamente all'acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici di classe energetica superiore ad A+. Inoltre, familiares conviventi e detentori dell'immobile (come locatari o comodatari) non possono accedere all'aliquota del 50% riservata ai proprietari dell'abitazione principale, ma devono accontentarsi delle percentuali previste per le seconde case.

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