Recensione De’Longhi Icona Vintage

Design

Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare almeno una volta nella propria vita del marchio De’Longhi, sinonimo di garanzia e alta qualità. Non potevamo iniziare la descrizione della macchina del caffè De’Longhi Icona Vintage senza introdurre un’icona del mercato mondiale nel campo del caffè. Il blasone del marchio De’Longhi si riflette infatti anche su questo prodotto che incarna tutta la sua essenza con una qualità costruttiva elevata, materiali solidi e duraturi e finiture cromate: un design in pieno stile anni ‘60. 

Le colorazioni delle varianti dell’Icona Vintage sono tutte pastellate e variano dal beige, al celeste e fino al rosso. La nostra prova è stata effettuata su una macchina di un elegantissimo e classico nero con dettagli argentati. L’estetica dal gusto fortemente retrò con linee morbide e una forma snodata rende questa macchina anche un gran bel pezzo da collezione. 

La macchina in questione è un modello a pompa manuale, progettato per preparare caffè espresso e cappuccino di ottima qualità. Le dimensioni sono piuttosto compatte con un’altezza di 31.5 cm, una larghezza di 25.5 cm e una profondità di 29 cm; numeri che rendono l’elettrodomestico di facile posizionamento. La parte anteriore dell’Icona Vintage ha solo 3 tasti: il pulsante d’accensione, la modalità di erogazione che distingue tra caffè e acqua calda e il tasto per il vapore, utile per donare cremosità ai cappuccini. Il vapore viene erogato da un ugello chiamato “cappuccinatore”, posto sul lato destro della macchina.

La macchina De’Longhi Icona Vintage è anche dotata di un portafiltro che consente di utilizzare il caffè macinato fresco, ma è anche possibile utilizzare le cialde ESE (Easy Serving Espresso) a seconda delle vostre preferenze e delle vostre comodità. Di fianco all’alloggiamento per il filtro, sulla sinistra, è presente anche un comodo pressino per il macinato. La Icona Vintage utilizza una pompa a 15 bar di pressione così da estrarre il massimo aroma e sapore possibile dal caffè macinato e creare un’ottima crema sulla superficie della bevanda. Sul retro è presente un serbatoio d’acqua trasparente, così da avere sempre un occhio sulla quantità di liquido presente per erogare le vostre bevande preferite.

Nella parte superiore della macchina troviamo invece la superficie riscaldata che sfrutta la temperatura del bollitore sottostante per riscaldare le tazze eventualmente alloggiate, circondate da delle ghiere di metallo utili proprio a non far precipitare le tazze oltre i bordi. Sempre sulla parte superiore è ben visibile anche il pomello che funziona da rubinetto ruotabile per l’erogazione del vapore del cappuccinatore. Infine, la macchina è dotata anche di larga griglia raccogli gocce, da pulire con costanza.

Funzioni, consumi e capienza

La macchina del caffè De’Longhi Icona Vintage viene venduta con 3 filtri e un dosatore. Un filtro serve per le cialde, e gli altri due invece sono utili per il caffè macinato da erogare con 1 o 2 dosi. Come spiega il manualetto incluso nell’imballaggio, prima di cominciare a usare la nostra macchina abbiamo eseguito la procedura di prima accensione riempiendo e svuotando il serbatoio d’acqua sul retro: prima si riempie il contenitore, poi si aspetta che compaia la spia “OK” di fianco ai tastini sulla facciata dell’Icona Vintage, e poi si preme il tasto per far uscire tutta l’acqua, ripetendo questi ultimi passaggi finché non si esaurisce tutta l’acqua nel serbatoio.

Una volta terminata questa lunga ma necessaria procedura di rodaggio, la macchina era finalmente pronta a servirci caffè e cappuccini. Ci è sembrato fin da subito un elettrodomestico di utilizzo davvero semplice ed essenziale, e ne abbiamo avuto una conferma già alle prime bevande erogate. La praticità della macchina del caffè De’Longhi Icona Vintage è tangibile proprio dalla presenza dei 3 tasti davanti, indicatori di poche funzioni basilari a differenza di modelli più avanzati della stessa De’Longhi e della concorrenza. Anche la pulizia ci è sembrata in linea con la praticità della macchina: basta estrarre il recipiente posteriore o la griglia raccogli gocce per effettuare pulizie più approfondite. Ne consegue che possiamo avere cappuccini e caffè di qualità davvero ottime in pochi e semplici passi. Il rovescio della medaglia di questa praticità è che l’Icona Vintage non permette di personalizzare il gusto del caffè, sfruttando solo cialde o macinati.

Le istruzioni della macchina suggeriscono di riempire il filtro con 7 grammi di caffè macinato per una tazza, utilizzando il misurino in dotazione. Riempiendo scarsamente due misurini si dovrebbe avere la dose ottimale per due tazze invece. Ovviamente i dosaggi sono pur sempre questioni di gusti, ed è possibile che anche voi, come noi, decidiate di aumentare i grammi di macinato per avere un sapore più corposo o una schiuma più cremosa.

Anche utilizzare le cialde si è rivelato un processo molto intuitivo attraverso l’inserimento del filtro idoneo. Abbiamo provato diversi tipi di cialde e di diversa aromaticità (ginseng, orzo, guaranà, e così via) senza riscontrare alcun tipo di problema, e anzi, siamo rimasti sorpresi in molti casi della cremosità con cui la macchina ha realizzato questi caffè.

Una funzione che abbiamo trovato molto utile è la possibilità di poter pre-riscaldare le tazze grazie alla superficie superiore dell’Icona Vintage. Quando viene accesa la macchina, infatti, è possibile posizionare le tazze vicino le ringhiere in alto, così che si riscaldino grazie al calore che viene prodotto dal bollitore sottostante. Il processo dovrebbe durare circa una ventina di minuti.

Per preparare il cappuccino basta azionare il vapore premendo il suo pulsante relativo. Quando la spia diventa verde, bisogna girare la manopola sopra la macchina per erogare il vapore. Il cappuccio estraibile che ricopre l’ugello del vapore genera un vortice nelle tazze che riscalda e al tempo stesso monta il latte generando una schiuma molto cremosa.

Il manuale della macchina suggerisce di immergere l’ugello del cappuccinatore di pochi millimetri nel latte, facendo attenzione a non superare la linea di rilievo visibile sul cappuccio. Più viene ruotata la manopola, più il vortice generato salirà di volume dando al latte un aspetto sempre più schiumato e cremoso. Vi consigliamo inoltre di ruotare lentamente la tazza dall’alto verso il basso per aumentare la crema del cappuccino, facendo sempre attenzione a non superare la soglia visibile sul cappuccio.

Immergete completamente il cappuccinatore all’interno della tazza solo una volta che avrete raggiunto il volume del latte desiderato. In questa maniera, con l’ugello immerso fino in profondità, il suo effetto sarà quello di riscaldare la bevanda. Interrompete poi l’erogazione del vapore quando credete di aver raggiunto la temperatura desiderata. Anche in questo caso abbiamo un consiglio: quando si tratta di riscaldare, togliete il cappuccio dall’ugello per ottenere temperature più alte.