Migliori purificatori d'aria economici (dicembre 2024)
Pubblicato da Dario De Vita il e aggiornato il
Se la nostra guida all'acquisto riguardante i migliori purificatori d'aria vi ha intrigato, ma i modelli suggeriti sono al di fuori delle vostre attuali disponibilità finanziarie, siamo entusiasti di presentarvi questo nuovo articolo appositamente dedicato ai migliori purificatori d'aria economici.
Nel vasto panorama delle innovazioni domestiche, i purificatori d'aria economici emergono tra gli elettrodomestici essenziali, preservando un'oasi d'aria pulita all'interno dei confini domestici. La triste realtà è che l'inquinamento avvelena lentamente l'aria delle nostre città, e mentre affrontiamo le nostre vite frenetiche tra lavori e commissioni, aspiriamo inevitabilmente particelle dannose. Torniamo a casa credendo di sfuggire all'abbraccio soffocante dello smog, ignari che anche lì sostanze insidiose ballano nell'aria, aggrappandosi persino ai nostri abiti.
Ecco perché l'acquisto di un purificatore d'aria dovrebbe essere una considerazione primaria. Questi elettrodomestici moderni sono in grado di catturare le polveri sottili e gli allergeni liberandoci, per quanto possibile, dall'inquinamento. Con l'avanzare del tempo e la diffusione crescente di questa tecnologia, sono aumentati i purificatori d'aria accessibili economicamente, ossia modelli che abbracciano le necessità delle famiglie senza pesare sul bilancio economico. Tuttavia, non aspettatevi comunque di ottenere buoni prodotti con poche decine di euro, poiché un risparmio eccessivo potrebbe tradursi in una resa deludente nel purificare l'aria. Ma state tranquilli, abbiamo fatto il lavoro di selezione per voi.
Questa guida, come accennato, è dedicata esclusivamente alla fascia entry level del mercato, ma con un'occhiata severa affinché ogni purificatore incluso porti un reale miglioramento alla vostra atmosfera interna, anche se magari con passo meno spedito rispetto ai migliori purificatori d'aria. Per fare questa selezione di prodotti, ci siamo posti limiti molto chiari: nessun purificatore supererà i 200 euro, tenendo conto sia del prezzo di listino, sia di eventuali svalutazioni di quest'ultimo.
Ma prima di passare alla selezione, facciamo una precisazione: ciò che seguirà è un estratto delle caratteristiche principali di questi purificatori. Se la sete di dettagli dovesse pungolarvi, vi consigliamo di usare i pulsanti sottostanti per andare alle fonte del prodotto.
Con 141 CFM/260m³/h
KALADO KCA01
Con 141 CFM/260m³/h
Si comanda anche con l'app proprietaria
Philips AC2889
Si comanda anche con l'app proprietaria
Facilmente posizionabile ovunque si ritenga opportuno.
Hoover HHP30C011
Facilmente posizionabile ovunque si ritenga opportuno.
Con linee squadrate e minimal
Xiaomi Smart Air Purifier 4 Lite
Con linee squadrate e minimal
Rumorosità di soli 24 dB
Levoit Core 200S
Rumorosità di soli 24 dB
Come scegliere un purificatore d'aria economico
Quando si varca la soglia della selezione di un purificatore d'aria conveniente, ci si trova dinanzi a una serie di prodotti simili, tutti apparentemente plasmati dalla stessa matrice. Nonostante ciò, essi presentano sfumature capaci di orientare un modello verso una maggiore o minore idoneità alle proprie esigenze specifiche. Che si tratti dei purificatori tascabili, fedeli nel seguirvi per l'intera dimora, oppure delle varianti tecnologicamente sofisticate che operano autonomamente o che acconsentono a comandi remoti, le opzioni si fanno numerose. Tuttavia, in mezzo a questa molteplicità di possibilità, non bisogna deviare dagli indicatori essenziali che veramente definiscono la qualità di un purificatore d'aria.
Nell'arco generale, assume una certa rilevanza il convalidare che l'acquisto sia corredato di un sistema di filtraggio adeguato e che escluda tecnologie antiquate, capaci di inficiare il reale miglioramento dell'aria circostante. Inoltre, diventa importante accertare la presenza di un filtro HEPA, preferibilmente affiancato da meccanismi accessori di cattura delle impurità. Altrettanto rilevante è comprendere la portata del purificatore per abbracciare efficacemente gli spazi vitali e il suo livello di rumore, garantendo che mantenga un profilo discreto per adattarsi a qualsiasi utilizzo quotidiano o notturno.
Di quanto deve essere la portata d'aria?
Quando si cerca il purificatore d'aria ideale per la vostra casa, c'è un aspetto cruciale da considerare: la sua portata d'aria, ossia quanto spazio è in grado di coprire in maniera efficiente. Questa informazione, generalmente indicata tra le specifiche del prodotto, ti dà un'idea di ciò che potete aspettarvi in termini di copertura.
Tuttavia, è importante prestare attenzione a questo dato, perché si riferisce alla superficie di una stanza o area. Se, ad esempio, un purificatore viene indicato come capace di coprire 100 mq, ciò non significa che sarà altrettanto efficiente in un appartamento delle stesse dimensioni, a causa di ostacoli come pareti, porte o altri elementi che possono bloccare il flusso d'aria. È per questo che è essenziale pensare all'acquisto di un purificatore con la capacità adatta a coprire la stanza in cui trascorrete la maggior parte del tempo, come la camera da letto o il soggiorno, specialmente se lavorate in smart working. In questa situazione, potrebbe essere utile valutare purificatori portatili, più compatti e meno potenti, ma che possono essere spostati facilmente durante il giorno.
Inoltre, alcuni purificatori potrebbero riportare il valore CADR (Clean Air Delivery Rate), ovvero la quantità di aria pulita prodotta, che indica quanti metri cubi d'aria vengono purificati al minuto. Questo valore si applica a diverse tipologie di particelle, come polline, polvere e fumo. Anche se potrebbe non essere presente su ogni modello, rappresenta un ulteriore criterio di valutazione, soprattutto se avete a che fare con diversi modelli che offrono la stessa capacità.
Il filtro HEPA è sempre consigliato?
Anche in un purificatore d'aria economico, la priorità del sistema di filtraggio va data alla presenza di un filtro HEPA, poiché è qui che l'eccellenza nella purificazione trova la sua massima espressione, schierando un'efficacia filtrante fino al 99%. La struttura di questi filtri vede la presenza di una complessa sequenza di fibrosità vetrosa, abile nell'intercettare tutte le particelle con diametro superiore a 0,3 micron. Tradotto in parole povere, nelle dispute inerenti alla qualità dell'aria, emerge la menzione di PM10 e PM2,5, le sottili polveri il cui valore numerico si traduce nel diametro micronico, e proprio tali particelle sono captate da un dispositivo fornito di tecnologia HEPA.
In mira all'ottimizzazione delle prestazioni di un purificatore d'aria, è possibile accoppiare il filtro HEPA con uno più consueto filtro anti-polvere, il quale ostacola le particelle più macroscopiche, preservando le delicate fibre vetrose da eventuali danneggiamenti. Viceversa, la presenza di un filtro a carboni attivi conferisce un marchio di nobiltà al prodotto, dotandolo di notevoli poteri anti-odore, giacché abile nell'acchiappare le particelle scaturite dal fumo di sigaretta, dalle emanazioni di pittura o dai composti detergenti. Un ulteriore elemento che arrotonda la già completa abilità del purificatore nel conferire massimi standard d'igiene è rappresentato dalla presenza eventuale di una lampada UV sterilizzante, la quale, con la sua radiazione luminosa, neutralizza batteri, virus, muffe e altri agenti patogeni. In sintesi, la scelta del filtro conduce inevitabilmente al filtro HEPA, il quale, senza ombra di dubbio, garantisce la supremazia nelle prestazioni. Per quanto concerne la manutenzione, è doveroso segnalare che sia il filtro HEPA che quello a carboni attivi necessitano di periodiche sostituzioni.
Quanto rumore emettono i purificatori d'aria economici?
In questi tempi moderni, gli elettrodomestici che popolano le nostre dimore sembrano aver imparato il linguaggio del silenzio. Ma che dire dei ronzii emanati dai purificatori d'aria? Proprio non possono starsene in disparte, specialmente quando li piazziamo nelle stanze da letto o in luoghi sacri al relax e alla concentrazione. Se intendete acquistare un purificatore che sia il vostro alter ego, dovreste dare un'occhiata alle sue specifiche tecniche, prendendo in esame i decibel (dB). Tenete a mente che il normale rumore in un ambiente domestico è tra i 40-50 dB, mentre la quiete notturna o i sussurri della natura si aggirano sui 23-35 dB.
Le funzioni che non dovrebbero mancare in un purificatore d'aria
Dopo aver accertato le prestazioni e l'efficacia nel filtraggio del purificatore, diventa rilevante esaminare se presenta anche caratteristiche extra che potrebbero rivelarsi pratiche. Non è da escludere che si possa preferire un prodotto leggermente meno performante rispetto a un altro, se offre funzioni utili che si adattano meglio alla routine quotidiana.
Riflettendo sulle discussioni precedenti, risulta di particolare importanza la presenza di vari livelli di funzionamento. Questi consentono di regolare l'intensità delle operazioni del purificatore in base all'ambiente circostante o al tipo di utilizzo. Un dispositivo potente, collocato in uno spazio più piccolo rispetto alla sua capacità, non avrà necessità di funzionare sempre al massimo regime, potendo svolgere efficacemente il suo compito anche a una velocità inferiore. Allo stesso modo, è utile avere una modalità silenziosa/notturna che riduca il rumore a circa 25 dB. Questo permette di utilizzarlo durante il riposo o quando è necessaria tranquillità per studiare o lavorare.
Alcuni modelli includono un sensore in grado di valutare la qualità dell'aria. Questo raccoglie dati sulle particelle presenti e permette di monitorarle tramite LED o display digitali. Questo monitoraggio quotidiano permette di valutare i progressi nella qualità dell'aria e di decidere se è opportuno regolare il livello di funzionamento per ottenere i risultati desiderati.
Inoltre, i purificatori d'aria più recenti, spesso anche i più economici, possono supportare il controllo vocale, interagendo con gli assistenti vocali principali come Alexa e Google Assistant. A questo si aggiunge spesso il controllo tramite un'app dedicata, sviluppata dal produttore per ogni modello specifico. Questa app potrebbe sbloccare funzionalità nascoste e fornire un resoconto dettagliato sulla quantità di inquinanti rimossi durante un certo periodo di tempo.
Quando devo cambiare i filtri?
Poiché l'efficacia di un purificatore d'aria è strettamente legata alle sue parti interne, è fondamentale eseguire regolarmente operazioni di pulizia o sostituzione dei filtri al fine di garantire il funzionamento ottimale del dispositivo. La frequenza con cui è necessario cambiare i filtri dipende dalle ore di utilizzo quotidiano. Se lo utilizzate per l'intera giornata, è consigliabile eseguire questa manutenzione almeno ogni tre mesi. I modelli più moderni, spesso disponibili anche a un prezzo leggermente superiore ai 100 euro, offrono notifiche per segnalare il momento adatto per la sostituzione del filtro.
Dove devo posizionare il purificare d'aria?
Indipendentemente dall'essere un modello base oppure di fascia premium, è possibile sistemare il purificatore d'aria all'interno di qualsiasi ambiente, con la condizione che le griglie rimangano libere da ostacoli. Tuttavia, la cosa più significativa è assicurarsi che le finestre siano sigillate quando lo si mette in funzione. Questo è essenziale poiché, in caso contrario, gli effetti benefici sulla purificazione dell'aria andrebbero perduti. Per massimizzare l'efficacia, sarebbe opportuno considerare la chiusura anche della porta che connette le diverse stanze.
Il miglior purificatore contro il fumo di sigaretta
È risaputo che il fumo delle sigarette può recare disturbo agli altri membri della famiglia, oltre ad essere dannoso per la salute. La soluzione più efficace per catturare il fumo di sigaretta è rappresentata dai filtri a carboni attivi. Pertanto, un purificatore d'aria che includa questo tipo di filtro dimostrerà una maggiore efficacia in tal senso. Per fortuna, è alquanto raro che i purificatori moderni siano privi di un filtro a carboni attivi, a differenza di quelli con filtro HEPA. Quindi, potete procedere con il vostro acquisto senza preoccupazioni.
Purificatore o umidificatore?
Nonostante entrambo apportino vantaggi per la nostra salute, queste due apparecchiature domestiche si distinguono per alcune caratteristiche proprie che, se trascurate, potrebbero condurre a una scelta poco adatta e a risultati differenti da quelli auspicati. Come delineato nel corso di questo articolo, l'aria pulita è il campo d'azione dei purificatori d'aria, concepiti per affrontare la contaminazione domestica o le problematiche allergiche, mentre gli umidificatori operano per immettere l'umidità nelle stanze. Sono chiaramente due concetti distinti, dunque se ci si trova ad affrontare entrambe le problematiche, si dovrebbe considerare un acquisto separato.
Quanto incide il peso su un purificatore d'aria?
Le prestazioni effettive di un purificatore d'aria non sono realmente condizionate dal suo peso. Tuttavia, il peso potrebbe fungere da segnale di qualità, indicando se si tratta di un modello ben costruito con vari filtri incorporati che giustificano il suo carico. Dovremmo però considerare attentamente il peso e le sue implicazioni pratiche. Nel caso in cui il purificatore risulti eccessivamente pesante e difficile da spostare, potrebbe limitare la sua portabilità tra diverse stanze o in situazioni in cui si rende necessario un trasporto agevole. Al contrario, se il dispositivo è troppo leggero, potrebbe mancare di robustezza nel lungo periodo. Pertanto, diventa imprescindibile valutare accuratamente il peso del purificatore in base alle proprie esigenze e preferenze personali.
Conviene sempre aprire le finestre?
Anche se avete fatto l'investimento in uno dei migliori dispositivi per la purificazione dell'aria, è comunque una buona prassi aprire di tanto in tanto le finestre della vostra abitazione. Questa semplice azione favorisce l'ingresso di una boccata d'aria fresca e intensifica il movimento dell'aria all'interno dell'ambiente in cui vi trovate. Questo gesto può contribuire a ridurre la presenza di agenti inquinanti e dell'umidità, migliorando la qualità dell'aria in situazioni in cui il purificatore potrebbe non riuscire da solo. Agendo così in vari momenti della giornata, potete persino ottimizzare la ventilazione e minimizzare la persistenza degli odori sgradevoli.
A cosa serve il catalizzatore?
In termini semplici, il catalizzatore rappresenta un elemento essenziale all'interno dei dispositivi di purificazione dell'aria, concepito per eliminare le particelle inquinanti che si trovano in sospensione nell'ambiente circostante. Di recente, si sta riscontrando un incremento della sua presenza, spesso accompagnato dal filtro a carboni attivi. La peculiarità che contraddistingue il catalizzatore rispetto a quest'ultimo sta nella sua capacità di evitare sostituzioni periodiche, richiedendo invece soltanto operazioni di pulizia.
A che si riferisce il Clean Air Delivery Rate?
Il tasso di purificazione dell'aria efficiente, abbreviato come CADR (Clean Air Delivery Rate), rappresenta una misura che valuta la capacità di un dispositivo di purificazione dell'aria nel rimuovere le particelle inquinanti presenti nell'ambiente circostante. Questo parametro viene calcolato attraverso una combinazione di procedure di test standardizzate e misurazioni dirette sul dispositivo stesso. In sostanza, il CADR stabilisce la quantità di aria pulita che il purificatore può generare nell'arco di un determinato periodo di tempo. Maggiore è il valore del CADR, maggiore risulta essere la capacità del purificatore d'aria di liberare l'ambiente da particelle inquinanti.
I migliori produttori di purificatori d'aria economici
Se parliamo di dispositivi che possono rendere l'aria più salubre, Dyson spicca come un nome di primo piano. Tuttavia, essendo che in questa guida ci siamo concentrati su modelli più convenienti, la gamma di aziende impegnate nella produzione di questi pratici elettrodomestici aumenta. Tra i protagonisti di questo settore troviamo Philips, Beurer e Levoit, compagnie che hanno dimostrato di mettere in campo prodotti di valore, capaci di garantire prestazioni di alto livello. Soddisfano, in sostanza, le necessità di coloro che desiderano dispositivi per migliorare la qualità dell'aria senza dover spendere una fortuna.
I purificatori d'aria sono buoni contro la muffa?
Il purificatore d'aria svolge un ruolo inaspettato nella battaglia contro la muffa. La sua struttura, comprensiva di filtro, si rivela una risorsa preziosa nell'impedire la proliferazione della muffa, anche se inizialmente non pensato per questo scopo. La sua abilità nel trattenere le minuscole particelle di muffa presenti nell'aria contribuisce notevolmente a creare un ambiente più salubre e meno favorevole alla formazione di muffa. Tuttavia, per conseguire risultati ancor più apprezzabili, è consigliabile combinare l'uso del purificatore d'aria con uno dei migliori deumidificatori reperibili attualmente sul mercato. Mantenere sotto controllo il livello di umidità si dimostra infatti un aspetto critico nella prevenzione dell'insorgere della muffa.
Quali sono gli inquinanti più comuni?
Nell'ambiente familiare, tendono ad accumularsi diversi fattori inquinanti, i quali spesso risultano responsabili di scatenare reazioni allergiche e vari disturbi. Tra quelli più frequenti emergono innanzitutto i monossidi di carbonio, che provengono da fonti quali stufe, forni, generatori e dispositivi di riscaldamento alimentati a gas. Un altro elemento da considerare è la formaldeide, rintracciabile in prodotti domestici come vernici, collanti, pannelli di truciolato e tessuti. Non possiamo tralasciare menzionare i cosiddetti VOC, ovvero i composti organici volatili, presenti in articoli impiegati per la pulizia, profumatori, deodoranti per gli ambienti e finanche vernici e smalti. Infine, è doveroso citare il radon, un gas radioattivo che si annida nel suolo e nei materiali da costruzione.
Quanta elettricità consuma un purificatore d’aria?
I dispositivi per la purificazione dell'aria non rientrano tra quegli elettrodomestici che richiedono un'elevata quantità di energia. In media, si attestano intorno ai 30-40 watt. Tuttavia, va sottolineato che i valori riportati dai produttori si riferiscono alla massima potenza assorbita, la quale nella maggioranza dei casi non viene raggiunta durante il funzionamento standard. Il consumo energetico varia a seconda di vari fattori, principalmente legati alla qualità dell'aria presente nella stanza in quel momento e alla modalità di utilizzo attiva.
Se l'aria nella stanza è particolarmente inquinata, il purificatore probabilmente funzionerà a potenza massima nei primi minuti, per poi stabilizzarsi a un livello inferiore una volta che l'aria è stata depurata. Come accennato, il consumo energetico è influenzato anche dalla modalità attiva selezionata. Molti modelli consentono la regolazione della potenza, mantenendola costante. Ciò significa che se si opta per una modalità ad alte prestazioni (talvolta indicata con termini differenti a seconda del produttore), il consumo sarà inevitabilmente superiore rispetto a una modalità a bassa potenza o automatica.
Quanto spendere per un purificatore d'aria?
Per evitare una spesa eccessiva, è comprensibile che molti consumatori si interroghino sulla cifra minima e massima da prendere in considerazione. Sebbene sia vero che investendo di più si possa avere accesso a prodotti dotati delle ultime tecnologie, è bene procedere con cautela. Nella fascia premium di qualsiasi categoria di prodotto, i prezzi tendono ad aumentare notevolmente, senza però garantire sempre un valore aggiunto sufficiente a giustificare interamente l'alto costo.
Dopo un'attenta analisi di mercato, possiamo affermare che il miglior compromesso tra qualità e prezzo si situa intorno a una spesa di circa 200 euro. Ovviamente, la scelta può variare a seconda delle esigenze dell'ambiente e delle funzionalità desiderate, permettendo di optare sia per soluzioni più economiche che per investimenti superiori ai 200 euro.