Se non vi piace lavare le stoviglie a mano o non avete tempo per farlo, perché non installare una lavastoviglie? In questo articolo vi mostreremo alcuni dei modelli più interessanti che potete trovare oggi sul mercato, sia quelli economici che quelli più costosi.
La lavastoviglie è un elettrodomestico che nasce nell’Ottocento e che serve a lavare e asciugare piatti, pentole, bicchieri e altri oggetti da cucina. Nonostante sia già diffusa in molte case, la lavastoviglie rimane uno degli elettrodomestici più desiderati, perché facilita la vita delle famiglie numerose e anche di chi vive da solo o in due.
Avere una lavastoviglie non significa solo risparmiare tempo, ma anche energia elettrica e acqua, perché i processi di pulizia delle stoviglie sono studiati per essere efficienti. Ovviamente bisogna considerare che non tutte le cucine hanno lo spazio per metterci una lavastoviglie, ma ci sono diversi tipi di lavastoviglie che si adattano alle diverse situazioni. I modelli in vendita, infatti, non hanno tutti le stesse dimensioni e non sono solo da incasso, ma ci sono anche soluzioni a libera installazione o da nascondere dentro un mobile della cucina.
Dopo aver detto questo, nella prossima parte dell’articolo vi presenteremo quelle che, secondo noi, sono le lavastoviglie migliori che potete comprare ora. Abbiamo scelto modelli per ogni tipo di lavastoviglie, così che possiate scegliere quella più adatta alla vostra cucina. I modelli che vedrete sono stati selezionati dopo un’accurata analisi del mercato e dopo aver letto molte recensioni di vari modelli, tenendo conto anche delle funzionalità di ogni modello. Questo vuol dire che avrete la sicurezza di acquistare soluzioni di qualità e affidabilità. In più, vi farà piacere sapere che nella nostra analisi abbiamo considerato anche il prezzo, suggerendo lavastoviglie di buon livello, ma senza che il prezzo superasse il valore reale del prodotto.
Vi invitiamo dunque a continuare la lettura, anticipandovi che per ogni modello troverete un riassunto delle sue caratteristiche tecniche, insieme a dei link che vi porteranno su uno store online, dove potrete trovare altre informazioni e completare l’acquisto.
Tecnologicamente all'avanguardia sotto ogni aspetto
Miele G 7152 SCVi
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Dispone sia della connettività Wi-Fi che Bluetooth
Candy Brava CELDIMN 4D622PBE
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Meno acqua, meno energia, più prestazioni
Bosch SKS62E38EU
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La sua larghezza di 45 cm la rende più compatta di molte altre
Beko DVS05024X
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Tra le più semplici da intallare
BEKO DFN36640XA
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Come scegliere la lavastoviglie
Dopo aver visto quali sono le lavastoviglie più interessanti da acquistare, è ora di capire come scegliere questo grande elettrodomestico. Per fortuna, rispetto ad altri elettrodomestici, i criteri da valutare durante l’acquisto non sono molti, ma essenziali per evitare di comprare un modello che non va bene per la propria cucina.
Qual è la tipologia di lavastoviglie più adatta a me?
Come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, ci sono vari tipi di lavastoviglie e per questo, prima di comprare, dovreste sapere qual è la più adatta alla vostra cucina. Le lavastoviglie possono essere a libera installazione, da incasso o da nascoste completamente tra i mobili della cucina. La prima, come suggerisce il nome, è quella che potete mettere dove volete, perché si installa sul pavimento. Le lavastoviglie da incasso, invece, sono quelle che vanno messe dentro uno spazio apposito, mentre quelle da nascondere completamente non hanno il pannello che copre la porta dell’elettrodomestico, che dovete comprare a parte insieme alla cucina. Detto questo, è evidente che quest’ultima soluzione è la migliore per chi vuole curare il design della propria cucina, facendo in modo che la lavastoviglie si integri con il resto dei mobili.
Ci sono poi lavastoviglie chiamate slim, cioè quelle che hanno una larghezza massima di solo 45 cm. Come è facile intuire, queste hanno il vantaggio di essere messe nel posto che preferite molto più facilmente ma, naturalmente, hanno anche degli svantaggi, che riguardano il numero di coperti. In questo caso, infatti, una lavastoviglie slim ha al massimo 10 coperti, che andranno bene per i single o per una coppia che vive insieme, ma non per una famiglia con più persone, che dovrà scegliere un modello di dimensioni standard per evitare che restino piatti sporchi, che dovrete poi lavare a mano.
Il numero di coperti di una lavastoviglie
La lavastoviglie si sceglie anche in base al numero di coperti e, anche se la maggior parte dei modelli ha una larghezza di 60 cm con 13 coperti, ci sono anche modelli più piccoli da 45 cm con meno di 10 coperti, perfetti per le famiglie non troppo grandi o, ancora meglio, per chi vive con il proprio partner. Come avrete capito, in questo caso non ci sono limiti da seguire, perché la scelta dipende solo da quelle che sono le vostre necessità di lavaggio. Per aiutarvi a scegliere meglio, vi proponiamo una piccola tabella che riassume bene il numero di coperti che dovrebbe avere una lavastoviglie in base al numero di persone in casa.
- Per single: 9-10 coperti, meglio se in formato slim;
- Per 2 persone: 9-10 coperti, meglio se in formato slim;
- Per 4 persone: 12-14 coperti, modello di dimensioni standard;
- Per 5 o più persone: 15-16 coperti, modello di dimensioni standard.
L'importanza dell'efficienza energetica
L’efficienza energetica è un altro aspetto importante della lavastoviglie, oltre al numero di coperti. Per questo, per evitare di spendere troppa energia, bisogna controllare che il modello che si vuole comprare abbia possibilmente come classe di efficienza la lettera A, che ha ormai sostituito la vecchia A+++. Per fortuna, oggi è raro trovare in vendita modelli che consumano molto, anche perché dal 2013 la legge lo vieta. Comunque, è un elemento da considerare se si comprasse un modello usato da altre persone.
Una lavastoviglie ha diversi programmi di lavaggio, che servono a scegliere come lavare le stoviglie in base allo sporco e al tipo di materiale. Alcuni programmi sono più utili di altri, perciò è bene controllare quali sono disponibili sul modello che si vuole comprare. Inoltre, sarebbe bene che la lavastoviglie avesse alcune funzioni aggiuntive, come la possibilità di lavare solo una parte del carico, di impostare l’orario di inizio del lavaggio, di regolare i cestelli in modo diverso, e di vedere lo stato del lavaggio sul display.
Che funzioni può avere la lavastoviglie?
Le lavastoviglie moderne hanno molti programmi di lavaggio, grazie ai progressi tecnologici. Probabilmente, la lavastoviglie che comprerete avrà questi programmi:
- Completo: il programma più usato, che fa il prelavaggio e l’asciugatura, e lava bene le stoviglie molto sporche;
- Quotidiano: il programma per le stoviglie poco sporche, che di solito non fa il prelavaggio;
- Cristalli: il programma per i bicchieri e le stoviglie di vetro, che li lava delicatamente;
- Breve: il programma veloce, che lava le stoviglie poco sporche in poco tempo;
- Eco: il programma che consuma meno acqua, per le stoviglie sporche normalmente;
- Silenzioso: il programma che fa meno rumore, perché usa meno pressione dell’acqua;
- Prelavaggio: il programma che serve a sciacquare le stoviglie, se si vuole aggiungerne altre dopo e fare un lavaggio completo.
Questi sono i programmi più comuni di una lavastoviglie moderna. Oltre a questi, ci sono anche alcune funzioni extra, che dipendono dal prezzo della lavastoviglie. Comunque, una lavastoviglie di qualità avrà queste funzioni:
- Mezzo carico: la funzione che riduce il tempo e l’acqua usati, quando la lavastoviglie non è piena;
- Risparmio tempo: la funzione che accorcia il tempo di un programma, senza peggiorare il lavaggio;
- Igienizzante: la funzione che alza le temperature, per lavare meglio i biberon o cose simili;
- Risparmio energetico: la funzione che diminuisce il consumo di energia della lavastoviglie, ma allunga il tempo di lavaggio;
- Doppia zona: la funzione che permette di lavare meglio i cestelli, a seconda di dove ci sono più stoviglie;
- Asciugatura brillante: la funzione che fa brillare le stoviglie dopo il lavaggio;
- Avvio ritardato: la funzione che fa partire il lavaggio all’ora che si vuole;
- Indicatore progresso: la funzione che mostra sul display come procede il lavaggio;
- Fine programma: la funzione che avvisa, di solito con un suono, che il lavaggio è finito;
- Reset: la funzione che cancella il programma di lavaggio, anche se è già iniziato.
Quanto rumorosa è una lavastoviglie?
La rumorosità di una lavastoviglie moderna, soprattutto se di buona qualità, si aggira tra i 40 e i 55 dB. Questi rumori non sono così forti come sembrano, perché spesso sono solo l’acqua o il motore della pompa che fa un po’ di rumore. Se invece pensate che la vostra lavastoviglie faccia dei suoni strani o sia troppo rumorosa da darvi fastidio, dovete controllare. Un rumore più forte del normale potrebbe essere dovuto a un chicco di popcorn che si è incastrato nella lavastoviglie, oppure potrebbe essere lo scarico che sbatte contro l’armadio. Queste sono le cause più comuni di un aumento della rumorosità della lavastoviglie, ma nei casi peggiori la rumorosità alta potrebbe essere segno di un problema alla pompa, che di solito fa molto rumore quando si rompe.
Detto questo, ci sono alcune lavastoviglie che riescono a fare meno di 40 dB di rumore, ma sono modelli molto costosi e la maggior parte delle persone non noterebbe una grande differenza rispetto a una lavastoviglie che fa 45 o 50 dB. Inoltre, bisogna ricordare che i produttori di lavastoviglie calcolano la rumorosità della lavastoviglie facendo una media di tutto il ciclo di lavaggio che, come sapete, alterna momenti più rumorosi (quando la lavastoviglie scarica l’acqua) e momenti più silenziosi (quando asciuga le stoviglie). Se per qualche motivo comprate una lavastoviglie che non è molto silenziosa, il nostro consiglio per cercare di abbassare di qualche decibel il rumore della lavastoviglie è quello di farle fare un ciclo di lavaggio più lungo e possibilmente più delicato.
Quanto consuma una lavastoviglie?
La lavastoviglie ha un impatto importante sulla bolletta elettrica, e questo preoccupa molti italiani. Dal 1 marzo 2021, l’etichetta energetica della lavastoviglie è diversa, con il consumo che si basa su 100 lavaggi con il programma Eco invece che su 280 lavaggi con il programma standard. Comunque, è facile capire quanto si consuma per ogni lavaggio, perché basta moltiplicare i kWh del vostro contratto di energia con il consumo scritto sull’etichetta, e poi dividere per 100 il numero che ottenete. La cifra che vi esce è il consumo di ogni lavaggio.
Come ottimizzare il consumo della lavastoviglie
La lavastoviglie, come la lavatrice, è uno degli elettrodomestici più usati in casa e anche uno di quelli che consuma di più energia, ma potete fare alcune cose per ridurre il consumo come fate con la lavatrice. Essendo elettrodomestici abbastanza simili nel funzionamento, anche i consigli non si spostano di tanto, ma devono essere adattati all’uso che fate della lavastoviglie.
Prima di tutto, sarebbe meglio avere una lavastoviglie che sia adatta al numero di persone che vivono in casa, perché un modello con 15 coperti consuma di più di un modello con 6 coperti. Se non avete ancora una lavastoviglie e volete comprarne una, fate attenzione a questo fattore perché influisce molto sulla bolletta elettrica e, allo stesso tempo, vi fa risparmiare anche sul costo dell’elettrodomestico.
Anche sulla lavastoviglie il prelavaggio fa aumentare il consumo di energia, quindi il nostro consiglio è quello di togliere le principali briciole di cibo a mano e usare la lavastoviglie solo per finire di pulire piatti e bicchieri. Inoltre, è meglio evitare l’asciugatura, lasciando asciugare le posate naturalmente. Infine, anche in questo caso vale il consiglio di usare i programmi Eco. Una serie di accorgimenti che, se usati bene, vi faranno risparmiare soldi.
Quando cambiare la lavastoviglie con un nuovo modello?
La lavastoviglie, se non lava bene i piatti come una volta o se impiega troppo tempo a finire il lavaggio rispetto a quando l’avete comprata, forse è ora di cambiarla. Ad ogni modo, i problemi di scarico sono abbastanza normali, ma spesso dipendono da due cose semplici. La più comune è che le persone non puliscono i piatti prima di metterli nella lavastoviglie. È meglio, infatti, togliere a mano i pezzi di cibo più grossi e lasciare alla lavastoviglie il lavoro di finire di pulire.
Se la lavastoviglie ha dei problemi, vi consigliamo di vedere se l’elettrodomestico è ancora in garanzia o di chiamare il produttore per sapere se si può riparare senza spendere troppo e senza doverne comprare uno nuovo. Comunque, una lavastoviglie può durare 10 anni se si fanno dei lavaggi di pulizia ogni tanto e se si lavano i filtri dentro.
Come funziona una lavastoviglie?
In questo capitolo, vogliamo spiegare come la lavastoviglie riesce a lavare e igienizzare le stoviglie che mettiamo al suo interno. Il primo passo che fa la lavastoviglie è prendere l’acqua dalla rete idrica e riscaldarla secondo il programma che scegliamo. Poi, dei getti d’acqua vengono spruzzati dalle pareti laterali sulla stoviglie, mentre il cassetto del detersivo si apre e versa il sapone nella lavastoviglie. Così, le stoviglie vengono lavate con il sapone e poi risciacquate.
Se la funzione è attiva, la lavastoviglie fa anche una fase di asciugatura, che può essere più o meno efficace a seconda della qualità della lavastoviglie, che può usare dei metodi semplici o più sofisticati per asciugare, influenzando anche il prezzo finale della lavastoviglie. Qui sotto, vi mostriamo i diversi modi in cui una lavastoviglie può eliminare il vapore e, quindi, asciugare piatti, bicchieri, ecc:
- Con condensazione naturale: questo metodo fa sì che il vapore caldo si depositi sulle pareti della lavastoviglie, senza bagnare le stoviglie già asciutte. È il metodo più comune nelle lavastoviglie moderne;
- Con apertura esterna: questo metodo fa sì che la porta della lavastoviglie si apra da sola alla fine del ciclo, magari con l’aiuto di una ventola che sposta il vapore lontano dai mobili vicini;
- Con ventilazione: questo metodo fa sì che una ventola apposita acceleri lo smaltimento del vapore;
- Con scambiatore di calore: questo metodo fa sì che il vapore sia raccolto in un contenitore apposito, permettendo di riutilizzare l’acqua.
Con la lavastoviglie si risparmia acqua?
Molti si chiedono se la lavastoviglie fa risparmiare acqua e la risposta è sì perché, facendo i conti, la lavastoviglie è un elettrodomestico più rispettoso dell’ambiente rispetto al lavaggio a mano. Infatti, si calcola che per lavare piatti e posate di 4 persone si usano almeno 20 litri d’acqua, mentre la lavastoviglie ne consuma solo 7 litri a carico pieno. Se in una famiglia i vantaggi sono evidenti, i benefici della lavastoviglie potrebbero diminuire nelle coppie e, soprattutto, per chi vive da solo. In questi casi, infatti, si cucina meno e, quindi, anche lo sporco è meno, da rendere quasi superfluo questo elettrodomestico.
Quando conviene lavare a mano le stoviglie?
Ci sono alcuni casi in cui è meglio lavare le stoviglie a mano invece che con la lavastoviglie, come per esempio per pentole sensibili e con superficie antiaderente, per gli oggetti in argento o in porcellana, per le posate con manici in legno, per le pentole con fondo spesso, per i coltelli affilati, per le bottiglie con tappo a vite o per le pentole con parti staccabili. In generale, il lavaggio a mano può essere efficace, oltre che più sicuro, per tutte le piccole stoviglie fatte di materiali delicati e rimovibili.
Come si pulisce il filtro della lavastoviglie?
Per avere sempre stoviglie pulite e igienizzate, dovreste pulire il filtro almeno una volta al mese. Questo si trova nel cestello inferiore, che dovrete togliere per poter accedere al filtro. La maggior parte delle lavastoviglie vi permette di svitarlo con una mano, rendendo così il processo facile e rapido. Una volta tolto, potrete togliere gran parte dello sporco con l’acqua, mentre in caso di molta incrostazione potrete usare acqua e aceto, lasciando il filtro in questa soluzione per circa 20 minuti. È bene ricordare anche l’importanza di non far mancare mai sale e brillantante nella lavastoviglie, che servono rispettivamente a rinnovare le resine della lavastoviglie dopo ogni lavaggio e accelerare la fase di asciugatura.
Di che materiali sono fatte le lavastoviglie?
Per questo elettrodomestico, i materiali sono gli stessi in tutte le lavastoviglie, con alcune differenze solo nei modelli più costosi. In pratica, le pareti interne sono sempre in acciaio inossidabile, come anche i cestelli, che devono assicurare una buona igiene, anche se questi ultimi hanno una copertura plastica. La vasca è fatta invece con materiale sintetico, con i modelli di fascia alta che hanno invece l’acciaio. Nei modelli di fascia alta potreste anche trovare lo zeolite, che accelera la fase di asciugatura, riducendo i consumi di energia indirettamente.
Dove si inserisce il detersivo?
Per le pastiglie di detersivo, le lavastoviglie sono dotate di una vaschetta apposita nello sportello, dove si possono inserire la maggior parte delle pastiglie. Se le pastiglie sono troppo grandi per la vaschetta del vostro modello, potete posarle direttamente nella vasca, ma in questo caso evitate il prelavaggio. La stessa vaschetta può essere utilizzata anche per il detersivo liquido. In questo caso, però, controllate bene il dosaggio, seguendo le tacche della vaschetta.