
I climatizzatori sono elettrodomestici utili sia in estate che in inverno, grazie alla presenza di una pompa di calore. La loro funzione è quella di regolare la temperatura ambiente, consentendoci di rimanere al caldo durante la stagione invernale e al fresco durante i mesi più caldi. Tante famiglie si affidano al climatizzatore per difendersi dalle alte o basse temperature e, come tutti gli elettrodomestici, dovranno prima o poi essere sostituiti, a causa dell'usura dei vari componenti.
Acquistare un climatizzatore non è complicato, come invece lo è l'installazione, che necessita di un tecnico specializzato, il quale dovrà montare l'apparecchiatura sia interna che esterna. Difficile potrebbe rivelarsi anche la scelta del modello da acquistare. Non tutti i venditori, infatti, sono disposti a proporvi il modello più adatto a voi, quanto piuttosto cercano di vendervi il climatizzatore che più gli conviene, spesso propinandovi modelli vecchi e poco efficienti a livello energetico. Ecco perché è consigliato effettuare delle ricerche per capire quali sono i migliori climatizzatori, in modo da informarsi con calma sulle diverse caratteristiche del prodotto, confrontare le varie opinioni e recensioni, oltre ad avere forse la possibilità di valutare molti più modelli rispetto al classico negoziante di fiducia.
Questo articolo ha l'obbiettivo di venirvi in contro, consigliandovi non solo quali climatizzatori conviene acquistare a seconda della fascia di prezzo, ma anche dandovi suggerimenti in merito a come utilizzare correttamente questo elettrodomestico e i fattori da valutare prima dell'acquisto. La parte relativa ai consigli la troverete a fine articolo, dopo la nostra selezione prodotti, che è stata fatta tenendo in considerazione ogni genere di climatizzatori, in modo da darvi la certezza di acquistare solo soluzioni valide, efficienti e moderne.
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Come scegliere il climatizzatore
Acquistare il giusto climatizzatore per il proprio ambiente è fondamentale per il corretto raffreddamento o riscaldamento della casa. Ecco perché bisogna tenere conto di diversi fattori durante l'acquisto, analizzando aspetti come BTU, funzioni, consumi e impatto ambientale. Scopriamo di seguito ognuno di questi aspetti in modo da avere le idee chiare sul modello perfetto da acquistare.
Potenza del climatizzatore (BTU)
La prima caratteristica su cui focalizzarsi è sicuramente il British Thermal Unit, quasi sempre riportato come BTU nelle varie descrizioni dei prodotti. Il BTU è l'unità di misura dell'energia usata negli Stati Uniti, e ripresa un po' dappertutto, e indica la quantità di calore per innalzare di 1°F la temperatura di una libbra d'acqua in determinate condizioni iniziali. Un numero alto di BTU indica che il climatizzatore è potente, ma questo valore non garantisce che l'elettrodomestico si adatterà al vostro ambiente.
Se si installa un climatizzatore con un BTU superiore al necessario, l'unità potrebbe raffreddarsi troppo rapidamente, spegnendosi e riaccendendosi in continuazione per mantenere la temperatura desiderata. A causa di ciò, il compressore del climatizzatore si sovraccaricherà e, se ciò accade spesso, la sua vita è destinata ad essere breve. Questo vale per qualsiasi tipo di climatizzatore o condizionatore, inclusi quelli portatili. D'altro canto, pochi BTU impediranno al climatizzatore di raggiungere il livello di comfort desiderato. Il carico termico, infatti, sarà troppo per l'unità che sarà costretta a funzionare continuamente, senza mai raggiungere il livello di temperatura impostato. Anche in questo caso, il ciclo di vita del prodotto si accorcerebbe in maniera evidente, motivo per cui è importante prestare attenzione a questo valore, che si trova sempre tra le caratteristiche principali. Come fare quindi per conoscere il modello adatto al proprio ambiente? Di seguito vi elenchiamo i valori universali, attraverso i quali riuscirete a schiarirvi le idee.
Prima di passare oltre è importante valutare anche il tipo di ambiente in cui si intende piazzare il climatizzatore. Se ad esempio la vostra casa ha un secondo piano e quest'ultimo tende ad essere più caldo rispetto al piano terra, dovreste calcolare un 10% di potenza aggiuntiva. In altre parole, dovreste optare per un BTU leggermente superiore a quello riportato nella tabella precedente, in rapporto ai metri quadri. Il discorso è inverso se il vostro ambiente è esposto a tante ombre e a poche luci solari. In questo caso conviene sottrarre il 10% sul valore universale, nonostante sia consigliato optare sempre per un BTU più alto.
Anche il numero di persone presenti in casa potrebbe influire sulla scelta del climatizzatore. Se la famiglia è numerosa, è consigliato infatti aggiungere un migliaio di BTU a quelli che servirebbero in un normale nucleo famigliare. Il discorso diventa ancora più complesso per gli ambienti in cui la cucina e il soggiorno si trovano in uno spazio aperto senza porte. In tal caso, dovreste calcolare i metri quadrati di tutto il perimetro della stanza e scegliere il giusto climatizzatore per avere la certezza che raffreddi e riscaldi senza difficoltà.
Quanti split installare? Mono, Dual o Trial?
Dopo aver analizzato i BTU, si dovrebbe tenere conto degli split del climatizzatore. Lo split non è altro che il numero delle unità interne collegabili a quella esterna. La stragrande maggioranza dei modelli sono mono split, cioè caratterizzati da una singola unità interna. Negli ambienti di grandi dimensioni, dove servono tanti BTU e dove c'è l'esigenza di raffreddare e riscaldare numerose stanze, si dovrebbero prendere in considerazione le soluzioni dual split e trial split, ma ciò non sempre è possibile a causa delle strutture architettoniche che, quasi sempre, consentono l'installazione solo di modelli mono split. Tuttavia, quest'ultimi si rivelano i più convenienti economicamente, sia per quanto riguarda il costo di ogni singolo elettrodomestico, sia per quanto concerne la spesa dell'installazione. Spesso e volentieri conviene acquistare 2 o 3 climatizzatori dalle caratteristiche discrete piuttosto che un singolo modello da oltre 12.000 BTU, il cui prezzo può superare la soglia dei 1.000€.
La scelta finale dipende ovviamente dalle vostre esigenze. Se avete la necessità di un climatizzatore in una stanza specifica, allora potete fare a meno del multisplit e puntare magari su un modello mono split ma molto efficiente. Se avete bisogno che il climatizzatore faccia il suo in più stanze, a quel punto vale il discorso inverso e sarebbe meglio puntare sull'installazione di più modelli sparsi nella casa che, seppur meno prestazionali, offriranno un riscaldamento/raffreddamento più uniforme.
Tecnologia On/Off e inverter
I climatizzatori si basano su due tipi di tecnologie, la On/Off e la Inverter. Le differenze tra le due sono semplici da capire e di seguito vi spieghiamo perché è meglio puntare su una piuttosto che l'altra. I modelli On/Off hanno la caratteristica di spegnersi dopo aver raggiunto la temperatura prefissata, per poi riattivarsi quando i sensori notano che la temperatura ambiente è cambiata. Seppur in modo leggero e per un tempo limitato, lo spegnimento del climatizzatore provoca un'oscillazione della temperatura e, di conseguenza, si rivela poco uniforme nel rispettare i gradi che avete impostato tramite il telecomando. Inoltre, questo metodo di funzionamento aumenta il consumo di energia, dato che il compressore del climatizzatore dovrà riavviarsi ogni volta che la temperatura cambia.
Tutto questo non avviene con i modelli Inverter, dal momento che sono progettati per erogare la potenza in forma continua senza il tipico "Start & Stop". Oltre ad una migliore uniformità della temperatura ambiente, la tecnologia Inverter permette anche di risparmiare energia, motivo per cui consigliamo di optare su un modello dotato di queste peculiarità. Oggi come oggi, i prezzi dei climatizzatori Inverter sono quasi paragonabili a quelli On/Off, quindi non ci sono motivi validi per acquistare un modello dotato di una tecnologia meno sofisticata, anche perché il risparmio lo si andrà poi a pagare in bolletta nel lungo periodo.
Consumi
Il climatizzatore è tra gli apparecchi domestici più energivori, soprattutto durante i giorni più caldi, quando potrebbe consumare anche 3.000W all'ora. Come per ogni elettrodomestico, è possibile calcolare il consumo energetico basandosi sulle informazioni riportate sull'etichetta del prodotto. Queste informazioni sono quasi sempre espresse sotto forma di Kilowatt. Ogni KW equivale a 1.000W, quindi se ad esempio la vostra unità consuma 60W all'ora e la si tiene accesa per 60 ore, il consumo energetico sarà di 3,6 kW (60W x 60 ore). Si pensa che il climatizzatore venga fatto funzione dalle famiglie per circa 1.600 ore all'anno, che equivalgono a circa 4 ore al giorno e 132 ore al mese. Tuttavia, questo valore è diverso per ogni famiglia. Se volete provare a calcolare quanto consuma il vostro climatizzatore, dovreste conoscere la tariffa elettrica del vostro fornitore espressa in kW/h. Come riportato pocanzi, il calcolo è semplice, dato che vi basterà moltiplicare i Watt del climatizzatore con le ore di utilizzo.
Vale la pena notare però che i climatizzatori non rimangono sempre accesi, quindi dovreste tenere conto di ciò per avere un'idea precisa del consumo. La maggior parte dei modelli erogano la massima potenza per circa 15 minuti ogni paio d'ore, quindi il consumo energetico effettivo è la metà rispetto alla cifra da voi calcolata con la precedente moltiplicazione. Se ad esempio avete 15kW, dovete dividerlo per 2 e moltiplicare il valore per il costo della vostra elettricità. Ammettiamo che il vostro fornitore vi faccia pagare 0,10 centesimi per ogni kW, il vostro costo giornaliero sarà di 0,70 centesimi (7kW x 0,10). Ovviamente un vecchio climatizzatore consumerà di più rispetto ad un modello recente, ma una piccola parte della spesa la si deve attribuire anche alla revisione, che dovrebbe essere fatta ogni anno per evitare che l'elettrodomestico eroghi più potenza del necessario per mantenere la giusta temperatura ambiente.
Un buon impatto sui consumi proviene anche dal tipo di unità che si è deciso di installare. Le soluzioni canalizzate, infatti, sono più energivore di quelle a split. Un modo semplice e rapido per capire l'efficienza di un climatizzatore è quello di leggere il valore SEER, più è alto e meglio è.
Funzioni
Sebbene i climatizzatori abbiano più o meno le stesse funzioni, occorre controllare la lista di quest'ultime nella descrizione del prodotto, soprattutto se vi accingete ad acquistare un modello costoso. In tal caso, sarebbe bene controllare che il climatizzatore abbia la possibilità di collegarsi alla vostra rete wi-fi domestica, così di comandarlo da remoto.
Ci sono due modi per connettere il climatizzatore ad internet: con un controller esterno dedicato (spesso da acquistare a parte) oppure direttamente tramite un'apposita applicazione (se l'elettrodomestico dispone del wi-fi integrato). Ovviamente quest'ultima opzione è da preferire, in quanto si rivelerà la più comoda e semplice. Un modello costoso dovrebbe avere inoltre le seguenti modalità:
- Notte: perfetta per mantenere la temperatura costante durante le ore notturne e con una rumorosità minima;
- Eco: spesso la più utilizzata, in quanto soddisfa la maggior parte delle esigenze e riduce al minimo il consumo di energia;
- Turbo: utile per quando si vogliono ottenere risultati rapidi con la massima efficienza.
In base alla tipologia del climatizzatore, qualche modello potrebbe avere altre funzioni oltre a quelle citate pocanzi. Ad ogni modo, queste non dovrebbero mai mancare, specialmente se si cerca un elettrodomestico in grado di svolgere bene il suo lavoro. In rari casi il climatizzatore potrebbe avere anche una funzione di autodiagnosi, utile per aiutarvi a capire da dove proviene un eventuale guasto.
Sistema di filtraggio
Tutti i climatizzatori hanno un filtro antipolvere integrato ma, nei modelli più economici, quest'ultimo si rivela buono solo per intrappolare la polvere dall'aria mentre circola, impedendo di intasare il funzionamento interno. In altre parole l'effetto sulla qualità dell'aria sarà minimo e si limiterà a trattenere solo il fumo e particelle simili. Se il modello che andrete ad acquistare non dispone di filtri sofisticati, consigliamo di controllare le istruzioni su come accedere ai filtri del climatizzatore e alle informazioni in merito a ogni quanti mesi o anni pulirli. I filtri puliti consentono un flusso d'aria più semplice e aiutano il climatizzatore a funzionare in modo più fluido ed efficiente.
Come saprete, i filtri migliori sono gli HEPA, ma questi non possono essere montati sui climatizzatori perché hanno la caratteristica di funzionare solo a bassi livelli di flusso d'aria, ed ecco perché le soluzioni più sofisticate si affidano al PM2.5, che è comunque molto efficace contro le particelle di polvere più sottili. I modelli dotati di filtri antiallergici sono altrettanto buoni e migliori rispetto ai classici filtri reticolati. Il nostro consiglio, quindi, è quello di controllare attentamente il sistema di filtrazione del climatizzatore che state per acquistare. Se un modello da oltre 500 dispone di un semplice filtro a carboni attivi, forse sarebbe il caso di scartarlo e di valutare un'altra proposta che abbia quanto meno un filtro antiallergico. Dopotutto tanti individui soffrono di allergie e non vorrete mica che il vostro climatizzatore peggiori le vostre condizioni di salute?
Impatto ambientale e occhio al futuro
I climatizzatori, si sa, hanno un notevole impatto sull'ambiente, oltre che sul consumo energetico. La maggior parte dei modelli attualmente presenti nelle famiglie non saranno più idonei a funzionare a partire da 2025, quando scatterà il divieto di usare gas refrigeranti con GWP superiore a 750. Se state per acquistare un nuovo climatizzatore è consigliato quindi prendere in considerazione un modello che sarà in regola per i prossimi anni. Quest'ultimi devono avere il gas R32, che ha un GWP di 675. Sostituire il gas refrigerante del vostro attuale climatizzatore con il più ecologico R32 è un'operazione sconsigliata, in quanto il gas andrà quasi sicuramente a danneggiare l'elettrodomestico, dal momento che è stato progettato per funzionare diversamente.