
Questo articolo è dedicato a tutti coloro che sono stanchi di girare per ore nel proprio giardino con un pesante annaffiatoio. È il momento di focalizzarci infatti su dispositivi in grado di farci risparmiare tempo, fatica e acqua. Parliamo di irrigatori, ossia macchine automatizzate studiate per erogare l’acqua su ampie superfici, il cui obiettivo è quello di sostituire l’innaffiamento manuale.
I vantaggi offerti da un irrigatore non si limitano solo al semplice innaffiamento automatizzato, dal momento che quest’ultimo risulterà molto più efficace rispetto ad un innaffiamento manuale, grazie ad un sistema capace di irrigare ogni zona del giardino in modo omogeneo che, alla lunga, si traduce anche in un notevole risparmio d’acqua. Uno strumento, quindi, consigliato soprattutto per i possessori di grandi giardini, ma che può rivelarsi utile anche per coloro che vogliono semplicemente avere un sistema in grado di prendersi cura della vostra zona verde con il minimo sforzo.
Prima di scoprire quali sono i migliori irrigatori, è bene sapere che esistono irrigatori da esterno e a scomparsa. I primi, detti anche fuori terra o da superficie, hanno la caratteristica di essere posti sopra al terreno ed essere spostati a proprio piacimento, mentre i secondi sono più sofisticati, dato che bisognerà installarli sotto terra, il cui meccanismo li farà poi sollevare solo quando serve. Inoltre, i modelli a scomparsa tendono ad avere prestazioni migliori rispetto a quelli da superficie, ma troverete tutti i consigli in merito all'interno di questa guida ai migliori irrigatori del momento.
L'irrigatore plug and play adatto ad ogni tipo di giardino

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Una fontana danzante che non teme le grandi superfici

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L'irrigatore perfetto se non volete perdere tempo con l'installazione nel terreno

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Un maestro di precisione che riesce ad innaffiare anche il giardino dalla forma più irregolare

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Come scegliere un irrigatore
Come accade con quasi ogni tipo di prodotto, la tipologia assume un ruolo decisivo durante l'acquisto e lo stesso vale anche per gli irrigatori, dal momento che acquistare un ottimo modello ma non adatto per il proprio giardino potrebbe significare andare incontro a una spesa inutile e perdite di tempo.
Tipologia
La tipologia, dunque, è il primo fattore da tenere in considerazione durante l'acquisto di un irrigatore, dato che esistono modelli a superficie e a scomparsa. Sebbene abbiano caratteristiche differenti, possiamo dire che la scelta dipende quasi esclusivamente dalle vostre preferenze. Tuttavia, per coloro che intendono o sono obbligati a posizionare l'irrigatore al centro del giardino, è consigliato affidarsi a una soluzione a superficie, dato che quest'ultime vantano, di solito, uno sprinkler rotabile, utile per ottenere un irrigazione uniforme a 360°. In altre parole, grazie a un sistema automatizzato, il vostro giardino verrà innaffiato in ogni zona, senza la necessità di spostare l'irrigatore.
Un irrigatore a scomparsa è consigliato, invece, per coloro che preferiscono nascondere il sistema di irrigazione ma, di solito, hanno la caratteristica di presentare uno sprinkler fisso, ovvero spruzzano l'acqua in una determinata direzione, costringendovi a posizionarlo in un punto ben specifico, ad esempio ai bordi del giardino con la testa rivolta verso il centro. Inoltre, un irrigatore a scomparsa è fisso, dal momento che dovrà essere installato sotto la superficie del terreno.
Movimento
Sebbene sia difficile trovare un irrigatore a scomparsa con lo sprinkler rotabile, il nostro consiglio è quello di puntare su quest'ultimi, dato che offrono un'irrigazione omogenea in tutto il giardino, facendovi risparmiare la fatica del posizionamento. È molto più semplice, invece, acquistare un irrigatore a superficie con la rotazione automatica, ma occorre controllare che il modello abbia effettivamente tale caratteristica e che non si limiti a un'apertura inferiore a 360°.
Portata
Una buona portata è essenziale per far sì che l'irrigatore sia efficace, soprattutto se avete un giardino di medie o grandi dimensioni. Ad ogni modo, un valido irrigatore dovrebbe essere in grado di raggiungere una gittata di almeno 10 metri, a prescindere da quale tipologia prendiate in considerazione.
Materiale
Plastica e metallo sono i materiali più comuni di un irrigatore da giardino, ma sul mercato esistono anche modelli realizzati in gomma e silicone. La qualità dei materiali varia e, ovviamente, i modelli meno costosi tendono ad essere più sottili, a sbiadirsi rapidamente e rovinarsi dopo poche stagioni. Gli irrigatori in metallo sono, di solito, più resistenti rispetto ai modelli in plastica, ma anche la qualità del metallo varia. L'acciaio inossidabile è senza dubbio tra i migliori materiali metallici per quanto concerne gli irrigatori, soprattutto se dispongono connettori a sfere sigillati.
Suggerimenti per una buona irrigazione
Come qualsiasi irrigazione, il momento migliore per dare acqua al giardino è al mattino. In queste ore, infatti, le piante e il prato tratterranno meglio l'acqua, piuttosto che evaporare. Se state annaffiando un prato, si consiglia di usare l'irrigatore una o due volte alla settimana e ciò dovrebbe essere fatto quando il tempo è asciutto. Il tempo dell'operazione, di solito, richiede circa un'ora, ma ovviamente varia a seconda dell'irrigatore e delle dimensioni del giardino.
Un altro motivo per cui è importante utilizzare l'irrigatore nelle prime ore del giorno è la grande quantità d'acqua che andrete a consumare. Innaffiare piante e prati di sera non è sbagliato, ma dovreste farlo in modo controllato, poiché foglie umide o terreno paludoso incoraggiano funghi, muschio e muffe, dannosi per la salute sia del prato che delle piante. Questo è il motivo per cui l'irrigazione al mattino è più ottimale, dal momento che le piante hanno tutto il tempo per assorbire l'acqua durante il giorno, rimanendo così asciutte al calar della notte.
Se avete bisogno di annaffiare una grande prato o un raccolto delle stesse piante, allora un irrigatore è un'ottima soluzione, perché vi permetterà di innaffiare il tutto in modo uniforme e con uno sforzo misero da parte vostra. Tuttavia, se avete molteplici piante diverse una accanto all'altra, a cui servono diverse quantità d'acqua, allora usare l'irrigatore potrebbe non essere una scelta saggia come quella di irrigare a mano. L'irrigazione manuale, infatti, vi consentirà di innaffiare le aree strette senza bagnare e rendere scivoloso tutto quello che si trova attorno.
Manutenzione di un irrigatore
Utilizzare l'irrigatore in modo ottimale aumenta la sua longevità. Meno esponete l'attrezzo alla luce solare e all'acqua e meglio è. Se siete soliti svuotarlo dopo ogni utilizzo, il consiglio è quello di lasciarlo asciugare prima di portarlo in garage o nel seminterrato. Allo stesso modo, dovreste evitare di investirlo con un tosaerba o lasciare che i bambini facciano oscillare troppo il tubo dove passa l'acqua.
Un'altra operazione che potrete attuare per aiutare l'irrigatore da giardino a funzionare bene è quella di pulire i singoli ugelli dell'attrezzo, dove lo sporco tende ad alloggiarsi di più, rendendo il flusso d'acqua non ottimale.
Come funziona un irrigatore
Gli irrigatori richiedono una fonte d'acqua esterna, collegata a un tubo che arriva fino al rubinetto. La pressione dell'acqua dal rubinetto è un elemento cardine della maggior parte degli irrigatori. Alcuni modelli includono una specie di turbo per aumentare la pressione e per espandere l'area di erogazione. A tal riguardo, occorre sottolineare che un irrigatore a scomparsa fornirà più acqua a una piccola area, a causa dell'assenza di un sistema rotante.
Gli irrigatori a superficie dotati di funzione a 360° permettono invece di coprire un'area più ampia e soprattutto in modo uniforme. Se pensate che un'area necessiti di più acqua, un modo per essere certi di non aggiungerne troppa è di utilizzare un misuratore di umidità o infilare il dito indice nel terreno. Se questo è asciutto, allora significa che quella zona necessita di più acqua e dovreste settare l'irrigatore affinché copra solo quell'area.